Il ginocchio è una delle zone più sollecitate nella maggior parte degli sport e tanti possono essere gli infortuni che causano danni a muscoli, ossa e legamenti. Il legamento crociato anteriore (LCA), in particolare, è uno dei quattro legamenti principali del ginocchio: la sua funzione è quella di dare stabilità all´articolazione ed in particolare ad impedire lo spostamento in avanti della tibia rispetto al femore. Questo legamento, soprattutto nello sport, è sottoposto ad elevate forze meccaniche che  possono determinarne la lesione.

La fisioterapia dopo un´operazione di ricostruzione del LCA inizia con la gestione dell´infiammazione: gonfiore, rossore, calore e dolore sono i segni su cui agire nel breve termine. L´utilizzo di creme cicatrizzanti  sono utili per velocizzare e riparare nel corretto modo le cicatrici dovute all´intervento chirurgico. Il gonfiore e il dolore possono essere gestiti attraverso tecniche fisioterapiche come linfodrenaggio, human tape e creme antinfiammatorie. Il ginocchio inizialmente sarà molto rigido ed è quindi importante una precoce mobilizzazione passiva per raggiungere progressivamente una normale articolarità. Con il passare delle settimane è importante integrare alla fisioterapia, un programma esercizi che il paziente eseguirà anche a casa per cercare di mobilizzare il ginocchio attivamente e a rinforzare tutti i muscoli delle gambe. Quindi si lavora con un tipo di riabilitazione volta al recupero di forza, equilibrio e alla fine del gesto atletico: esercizi propriocettivi ed esercizi funzionali utilizzando flowin  sono una valida alternativa ai classici esercizi di rinforzo in quanto riescono ad unire l´esercizio di rinforzo a quello funzionale e propriocettivo in modo da ottenere il massimo dal programma e raggiungere nel minor tempo possibile una buona forza muscolare e soprattutto una sufficiente stabilità del ginocchio.

I tempi di recupero dipendono molto dal tipo di operazione e dal tipo di risposta del paziente al trattamento: generalmente dopo un´operazione al LCA è difficile che il ritorno in campo sia prima dei 9 mesi in quanto studi dimostrano un alto grado di recidiva in caso di ritorno in campo prima di questo periodo.